Onorevoli Colleghi! - In questi ultimi anni si è avuta una forte espansione nel settore del trasporto aereo, con un incremento costante del traffico di passeggeri. Inevitabile, quindi, la competizione tra aziende, le quali, per raggiungere un livello di maggiore sicurezza evidenziano, sempre più, la necessità di impiegare risorse umane professionalmente qualificate.
      In Italia, allo stato attuale, il compito si rivela tutt'altro che facile nonostante le università e gli istituti tecnici del nostro Paese si impegnino a colmare lo scollamento che spesso si crea nei confronti delle realtà produttive, molto dinamiche e aperte alle innovazioni.
      Così nel campo dell'aviazione civile l'ingessamento dei programmi di studio non contribuisce ad attribuire ai titoli conseguiti il valore aggiunto per ricoprire profili professionali nuovi o emergenti come l'addetto ai sistemi di qualità o l'Aviation Manager.
      Al contrario, le realtà aeronautiche più avanzate nel mondo quali Stati Uniti d'America, Francia e Regno Unito già da tempo attuano programmi formativi efficaci, attraverso l'istituzione di scuole dedicate, atte a integrarsi perfettamente con le realtà produttive dei propri Paesi.
      In questo scenario risulta evidente come l'istituzione di una struttura innovativa, la Scuola nazionale per l'aviazione civile, capace di rispondere alle nuove esigenze degli operatori del trasporto aereo e di adeguarsi tempestivamente alle innovazioni, rappresenti una necessità ineludibile per il settore.
      Inoltre la Scuola nazionale potrebbe assumere un ruolo di prestigio anche in

 

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ambiente internazionale nonché avere una funzione trainante per l'industria nazionale.
      Considerando le opportunità derivanti dalla trasformazione in atto nel mondo dell'aviazione civile, la Scuola nazionale potrebbe creare le nuove professionalità oggi mancanti oltre a mantenere i contatti con organizzazioni similari in altri Paesi.
      Tutto il mondo aeronautico sarà interessato al varo di tale iniziativa: il Ministero dei trasporti, i costruttori, le compagnie aeree, le ditte di manutenzione. Il risparmio dei costi di formazione sostenuti e l'acquisizione di know-how produrranno un indubbio sviluppo nel settore fondato su rilevanti e conosciute competenze.
      La soluzione che si prospetta, nella presente proposta di legge è, pertanto, quella d'istituire la Scuola nazionale sotto la forma giuridica della fondazione promossa dall'Ente nazionale per l'aviazione civile. In tale maniera si verrà a garantire la necessaria snellezza organizzativa pur mantenendo il controllo pubblico.
      La fondazione sarà aperta ai soggetti pubblici e privati operanti nel settore aeronautico.
      La Scuola nazionale forma i profili professionali necessari al settore aeronautico, secondo quanto previsto dalle norme di settore quali, per esemplificare: piloti, assistenti di volo, tecnici manutentori, addetti aeroportuali, esperti della qualità aeronautica eccetera.
      Alla Scuola nazionale sarà assicurata annualmente una dotazione finanziaria da parte dello Stato per il suo funzionamento, fermo restando che potrà acquisire le ulteriori forme di finanziamento nello svolgimento dell'attività didattica.
 

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